Internationale Solidarität Nr. 8 (2011)
Ausgabe 8 der Broschüre "Internationale Solidarität" der RHI zum Prozess gegen Andi. Mit dem Schwerpunkt der politischen Prozessführung: PDF hier
Hier findest du alles zum Prozess gegen Andi. Zum Beispiel eine Broschüre unter dem Titel "Internationale Solidarität" der RHI zum Prozess. Berichte über erfolge Solidaritätsaktionen nach dem Urteil, während dem Prozess, das Plädoyer und viele weitere aktionsreiche Beiträge.
Ausgabe 8 der Broschüre "Internationale Solidarität" der RHI zum Prozess gegen Andi. Mit dem Schwerpunkt der politischen Prozessführung: PDF hier
Ein politischer Prozess wird nicht weniger politisch, wenn er an die nächste Instanz gezogen wird. So war zu erwarten, dass auch Lausanne am selben Strick wie die Vorinstanz zieht:
1. Illegale Ermittlungshandlungen der Bundesanwaltschaft
2. Was für die Bourgeoisie an ihrem Fest im Böög versteckte legale Pyrotechnik ist, wird bei angeblichem Gebrauch bei symbolischen Aktionen der revolutionären Linken zum Sprengstoff...
3. Es braucht kein Anfangsverdacht, um Ermittlungshandlungen einzuleiten, nein, das Ziel, eine militante Kommunistin aus dem Verkehr zu ziehen, legitimiert den Weg, nämlich in den Archiven der Staatsanwaltschaften nach alten Hüten, resp. in längst nicht weiter verfolgten, abgelegten Aktenbergen zu wühlen, um dann zu konstruieren.....
Mit dem Weiterziehen ans Bundesgericht wollten wir
1. den politischen Charakter der illegalen Ermittlungshandlungen erneut aufzeigen,
2. die inneren Widersprüche der Klassenjustiz verschärfen
Auch Lausanne bestätigte die illegalen Handlungen der Bundesanwaltschaft, doch mit einem lapidaren Satz, sie hätten es ja danach auch legal machen können, bestätigen sie das Strafmass. Auf viele weitere Widersprüche in diesem Sinne gingen sie gar nicht ein. Das ist für sie besser so, denn sonst wären die eklatanten Widersprüche noch zu einem wirklichen Zankapfel geworden.
Es ist uns bewusst, dass es weder der erste noch der letzte politische Prozess dieser Art ist. Die politische Kampagne "Spiess umdrehen - Kapitalismus den Prozess machen" wurde von Vielen im In- und Ausland mitgetragen. Eine Vernetzung und Verstärkung hat den Boden für die wachsende Solidarität als Waffe geschaffen:
Der Kampf geht weiter - drinnen wie draussen!
Beitrag aus Spanien: während der politische Prozess in Bellinzona im Zusammenhang mit der Revolutionären Perspektive lief, bekamen wir folgenden Beitrag:
Während des politischen Prozesses gegen die Genossin Andi, angeklagt im Zusammenhang mit diversen Anschlägen der "Revolutionären Perspektive" gegen u.a. Einrichtungen des spanischen Staates, haben freie Radios die Solidarität und Information zum Prozess in Form von Beiträgen der PCE (r) ausgestrahlt. Darin wurde an ihre internationale Solidarität mit revolutionären Gefangenen, wie ihren Kampf als Kommunistin, als starke Frau, die bis heute für die gemeinsamen Ziele, einer anderen, gerechteren Welt kämpft, informiert. Es wurde dabei erinnert, wie sie mit anderen Genossinnen aus der Schweiz den 1989 den längsten Hungerstreik unserer politischen Gefangenen der PCE (r), wie den Gefangenen der GRAPO unterstützte. Auf Tournee mit einem Strassentheater, bei dem der Kampf gegen die Zerschlagung der Gefangenenkollektive, dem längsten Hunger- und Durststreik, bei dem einige Gefangene der PCE (r) wie GRAPO ihr Leben verloren oder bis heute gesundheitlich gekennzeichnet sind, aufgeführt.
In offene Fenster von Bullenautos reinschauen und fotografieren lohnt sich:
SOLIDARIETA’ DI CLASSE INTERNAZIONALISTA
Esprimiamo la nostra solidarietà alla compagna Andi, militante della Commissione del Soccorso Rosso Internazionale e del Revolutionaerer Aufbau, che l’8/11/2011 è stata condannata, senza evidenti prove, dal Tribunale Penale di Bellinzona (Svizzera) a 17 mesi di carcere per una serie di azioni avvenute negli ultimi dieci anni in Svizzera, rivendicate dalla sigla “Per una prospettiva rivoluzionaria”, contro simboli del capitalismo, della controrivoluzione preventiva e in solidarietà ai rivoluzionari prigionieri rinchiusi nelle varie carceri d’Europa.
La compagna è una militante comunista che da molti anni viene perseguitata dalla giustizia borghese di vari stati europei, tra i quali l’Italia, e anche questa volta è stata colpita dalla repressione borghese perché, nel proprio paese, fa parte di organismi che esprimono un dissenso e un livello organizzativo che va a colpire gli interessi della classe dominante e si pongono come punto di riferimento politico per molti e soprattutto per le fasce giovanili in un’ottica veramente rivoluzionaria per abbattere il capitalismo e costruire una nuova società senza distinzioni di classe.
Tutto il mondo capitalista è sconvolto da una crisi economica che sta causando un notevole peggioramento delle condizioni di vita e gravi sofferenze del proletariato e in cui il sistema capitalista cerca una via d’uscita sul fronte interno attaccando ferocemente le condizioni di vita dei lavoratori e sul fronte esterno promuovendo guerre imperialiste di rapina, parallelamente a una repressione che si fa sempre più dispiegata, da un lato per imporre un consenso alle politiche di aggressione imperialista, dall’altro per soffocare le lotte e la resistenza che, a vari livelli e in svariate forme, si sviluppano in ogni paese.
Oggi, in ogni parte del mondo, gli sfruttati e i popoli oppressi si oppongono con la lotta alle condizioni di vita imposte dal capitalismo e torna imperativa la necessità di organizzarsi per abbattere questo sistema e i mille volti del suo sfruttamento. Antimperialisti, anarchici, antifascisti, comunisti, come la compagna condannata, vengono colpiti dalla repressione. Le carceri ne sono piene. Le loro colpe? Lottare e cercare di far comprendere che esiste una strada per cambiare; la via rivoluzionaria. La repressione si è fatta insistente e, via via, si farà sempre più sentire poiché per i padroni, di fronte all’accentuarsi della crisi capitalista, ogni forma di conflitto reale deve essere controllata e colpita, ogni forma di lotta deve essere cancellata.
La repressione, che da una parte tenta di impedire la costruzione di una prospettiva rivoluzionaria, dall’altra, in maniera più generalizzata, cerca di contenere la ribellione e le lotte di resistenza, dimostra sostanzialmente la debolezza di questo sistema sociale che non riesce più a regolare le contraddizioni in modo pacifico.
Le uniche risposte possibili sono proseguire nella lotta e rafforzare la solidarietà di classe internazionalista nei confronti di coloro che vengono colpiti con l’obiettivo di impedire lo sviluppo della prospettiva rivoluzionaria.
L’unica giustizia è quella proletaria.
Resistere e combattere la repressione costruendo un ampio fronte di lotta!
Solidarizzare con tutti i prigionieri rivoluzionari e tutti detenuti che lottano!
Abbattere il capitalismo!
Compagne e compagni per la costruzione del Soccorso Rosso in Italia
An- und Verkauf kommunistischer Literatur, Infos, Kontaktmöglichkeiten und vieles mehr. Infos, Adressen und Öffnungszeiten.
Weitere aktuelle Infos gibts auf der Seite der Revolutionären Jugend Zürich & auf dem Blog der Roten Hilfe
Rote Welle und Radio Widerspruch. Die Radiosendungen des revolutionären Aufbau.